“La tragedia siriana si risolve con il dialogo e la trattativa”

18/09/2013 

 

 
Papa Bergoglio

 

Papa Bergoglio

 

Il Papa ricorda la Siria in attesa della giornata Internazionale per la pace del 21 settembre e nel pomeriggio incontra i vescovi latini

Redazione di VATIAN INSIDER
Roma

Francesco, a pochi giorni dalla Giornata Internazionale della Pace, lancia il suo appello per la pace e chiede a tutti un impegno «a incoraggiare gli sforzi per una soluzione diplomatica e politica dei focolai di guerra che ancora preoccupano».      

Nuovo appello per la pace

Il pensiero del Pontefice va «specialmente alla cara popolazione siriana, la cui tragedia umana può essere risolta solo con il dialogo e la trattativa, nel rispetto della giustizia e della dignità di ogni persona, specialmente i più deboli e indifesi».      

Francesco ricorda che «ogni anno, il 21 settembre, le Nazioni Unite celebrano la "Giornata Internazionale della Pace" e il Consiglio Ecumenico della Chiese si appella ai suoi membri affinché in tale giorno preghino per la pace».

Quindi l'invito del Papa ai «cattolici di tutto il mondo ad unirsi agli altri cristiani per continuare ad implorare da Dio il dono della pace nei luoghi più tormentati del pianeta. Possa la pace – è l'invocazione del Papa – dono di Gesù, abitare sempre nei nostri cuori e sostenere i propositi e le azioni dei responsabili delle Nazioni e di tutti gli uomini di buona volontà».   

La chiesa di Siria ringrazia

«Per ridare speranza alla nazione siriana, per ricostruire le scuole, le infrastrutture, gli ospedali, per permettere il rientro dei profughi, il bene supremo e necessario è la pace. Per questo accogliamo con rispetto e amore il nuovo appello di Papa Francesco a impegnarci tutti per una soluzione pacifica»: con questo parole, affidate all'agenzia vaticana Fides, l'archimandrita siriano Mtanios Haddad, procuratore del patriarca greco-cattolico Gregorio III Laham presso la Santa Sede, commenta il nuovo appello lanciato oggi dal Pontefice in favore di una «soluzione politica e diplomatica» al conflitto siriano basata sul «dialogo e la trattativa».

«Dopo due anni e mezzo di conflitto e immane sofferenza per il popolo siriano, è tempo di accogliere l'accorato invito del Papa», sottolinea Haddad. «Di fronte alla degenerazione del conflitto, con l'ingresso di tanti militanti stranieri, di fronte al diffondersi del fanatismo religioso e di tanti gruppi armati, auspichiamo che gli sforzi della comunità internazionale vadano nella direzione indicata dal Papa. Come cristiani siriani ribadiamo che non abbiamo mai riposto fiducia nella guerra e nelle armi, e che continuiamo a promuovere il dialogo, la giustizia e la pace».

Oggi l'incontro con i vescovi e patrirchi latini d'oriente

E' dedicata alla situazione mediorientale e, più in particolare, alla crisi siriana la riunione ordinaria dei rappresentanti della Conferenza dei vescovi latini appartenenti a 17 Stati arabi del Medioriente e dell'Africa orientale (Conference des eveques latins dans les regions arabes, Celra) in corso a Roma in questi giorni.

L'incontro si è aperto ieri e si concluderà venerdì prossimo. Oggi i vescovi saluteranno il Papa a conclusione dell'udienza generale in piazza San Pietro. E' prevista anche la loro partecipazione ad una delle messe mattutine del Papa nella casa Santa Marta dove risiede.

L'organismo di coordinamento dei vescovi di rito latino presenti nei Paesi arabi (Medio Oriente, Egitto e Somalia) fu istituito – ricorda una nota – nel 1967 come strumento per favorire la collegialità e la comunione tra le Chiese locali, nel quadro dell'applicazione della riforma conciliare. Uno dei temi centrali delle riflessioni dei vescovi riguarda la conclusione dell'Anno della fede e, ovviamente, i presuli dovranno allargare il loro sguardo alla situazione politica e sociale della regione dove com'è ben noto sono prevalenti i conflitti, come quello fra israeliani e palestinesi, e in particolare sulle conseguenze della guerra in Siria.

 

In questo caso i presuli rifletteranno sugli appelli di Papa Francesco alla pace e al negoziato e sulla giornata di preghiera e digiuno dello scorso 7 settembre e, con ogni probabilità, coordineranno nuove iniziative ecclesiali. Tra i temi in agenda, peraltro, l'approvazione delle linee-guida contro la pedofilia richieste dalla Santa Sede a tutte le conferenze episcopali del mondo.

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